PLAYOFF GARA1: BAMA-FUCECCHIO

Il “The day after” di Bama-Fucecchio viene fatto con l’assoluta convinzione che non sarà un “The last day”. Ormai abbiamo vissuto mille battaglie come società e sappiamo benissimo che perdere Gara1 in casa non significa assolutamente nulla. E’ solo un piccolo vantaggio per gli avversari. Potremmo portare decine di esempi ma scadremmo nella noia più totale. E ce ne sono stati di casi in passato, così tanti da non poterli raccontare tutti. Ieri per almeno 25 minuti non abbiamo fatto NULLA di quello che era necessario per vincere. Non è ammissibile segnare 7 punti in un quarto e 19 all’intervallo in un playoff. INAMMISSIBILE!! Neanche a farlo apposta. Non abbiamo aggredito gli esterni avversari standogli ad un millimetro di distanza, ma standogli a due metri, tutti buoni tiratori ma certo non dei decatlheti in penetrazione. Ben sapendo poi che quando effettuano uno o due palleggi sul posto quello é il segnale che tireranno dall’arco. Non abbiamo messo in atto quanto potevamo fare per approfittare di un palese vantaggio, e tutti sappiamo qual’é. Non abbiamo alzato il ritmo all’inverosimile, anche a costo di fare errori per la troppa frenesia e di chiedere cambio per la fatica dopo pochi minuti, accettando invece un ritmo blando come camomilla annacquata. Situazione di gioco in cui ci troviamo da sempre a disagio e che ha favorito gli avversari. Last but not least, siamo entrati in campo con le facce di chi deve fare un turno di notte in catena di montaggio alla Saint Gobain anziché divertirsi in una gara di basket. Giovedì indossiamo la faccia giusta, quella delle grandi occasioni, mettiamo lo smoking al nostro orgoglio e interpretiamo il match per portarlo dalla nostra parte. Facciamo questo e lunedì 23/5 saremo sicuramente a scrivere un nuovo “The day after”. Ci sono ancora 80 minuti da giocare. Go to fight guys !!

 


BAMA-SYNERGY SAN GIOVANNI VALDARNO

Il  “The day after” di Bama-San Giovanni Valdarno inizia da lontano. Potremmo cambiare il titolo in “The year away” (l’anno lontano). Parte precisamente dal maggio del 2000 quando al PalaBox, vincendo con Donoratico, venimmo promossi dalla serie D all’allora C2 al termine di un campionato esaltante condito da 28 vittorie e 2 sconfitte. Ovviamente festeggiammo a fine gara, in modo molto contenuto. Con i giocatori in campo ad urlare, classici gavettoni, ed il pubblico in tribuna ad applaudire. L’anno dopo, da neopromossi, facemmo un campionato clamoroso arrivando all’ultima giornata di regular season primi, appaiati alla Mazzanti Empoli (al tempo una corazzata incredibile). Se vincevamo di 7 ad Altopascio eravamo promossi direttamente in C1. Ad inizio ultimo quarto raggiungemmo anche il +10 ma poi cedemmo di schianto fino al -5 finale. Fu proprio Empoli a festeggiare la promozione da noi, inondando di spumante il campo, le tribune e gli spogliatoi. Andammo ai playoff eliminando in semifinale con un secco 2 a 0 Figline Valdarno e volammo in finale con Valdisieve. Perdemmo Gara1 da loro e  cedemmo negli ultimi 40” in Gara2 ad Altopascio, con molta sfortuna. Anche in questo caso Valdisieve festeggiò al PalaBox la promozione in C1, con ulteriori ettolitri di spumante sul terreno di gioco, appiccicoso come colla vinilica. Ci sono voluti 9 anni  perché anche noi festeggiassimo la promozione in C Nazionale su di un campo esterno: l’ormai famosa finale al PalaCarrara di Pistoia del 5 giugno 2010. Quest’anno la storia si è ripetuta. Prima la Libertas Livorno poi il Synergy San Giovanni Valdarno hanno festeggiato al PalaBox la promozione. Ora basta !! Tocca a noi #fearlesspinknblue


LEGNAIA-BAMA

Legnaia-Bama, ovvero all'inferno e ritorno. La sensazione é proprio questa. Cioé che in questa seconda fase siamo scivolati giù all'inferno, un centimetro alla volta, e quando ci siamo resi conto che rischiavamo di rimanerci per sempre e che, soprattutto, non meritavamo di trovarci lì, ognuno di voi ha attinto al proprio orgoglio ed ha iniziato ad aggrapparsi con le unghie alle pareti per tornare su. Nei primi due quarti non ha funzionato nulla di nulla: lo 0 su 13 dall'arco ed i 18 punti segnati in 20' di gioco sono fatti che possono accadere, separatamente, una volta ogni 10 anni, invece si sono verificati all'unisono nello stesso match. Una sorta di inferno cestistico, appunto. Rientrare in campo con un'altra faccia ed un altro atteggiamento rappresentava il minimo sindacale, ma spezzare in due, con un 18 a 0, trasformatosi in 21 a 2, e poi 25 a 9, un avversario che stava giocando sul velluto che in caso di vittoria sarebbe stato ad un passo dalla C Gold, é da catalogare nell'album delle imprese da ricordare. E forse é il segnale che stiamo tornando, chiunque sia in campo, quel quintetto modello "hateful five" che avevamo visto nei mesi di gennaio e febbraio. Perché questo eravamo. Con i nostri limiti endemici,  con le nostre debolezze tecniche ma con la forza di saper combattere duro per tutti i 40'. Ok ... ok ... una rondine non fa primavera, ma vogliamo credere,  anzi crediamo fermamente che sia così. Che il basket, quello vero, sia lontano da tecnica e statistiche. Che il basket sia altrove, nel cuore e nell'attaccamento ai colori da parte di ognuno di voi. Nella serie playoff, con Fucecchio o Pescia, conterà questo: essere altrove. Se ci incontreremo là tutto verrà da sè. 


VALDISIEVE - BAMA

“ … e il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire … “, cantava il grande Battiato in “Prospettiva Nevski”. Diciamo che nella sconfitta di Pontassieve qualche squarcio d’alba si è intravisto. Non tanto in difesa quanto in attacco. Parecchie azioni offensive nei primi due quarti sono state fluide e ben eseguite. Infatti sono arrivati canestri facili e ottimamente costruiti, a seguito di tiri presi con ritmo. La difesa… beh … da rivedere, decisamente. Ad un trofeo Lovari a Lucca il grande Mike D’Antoni, l’anno in cui era coach dell’Olimpia Milano, disse ai suoi giocatori  in un time out di una gara contro la Virtus Bologna: “ Guys ci battono sempre uno contro uno !!  Ok, non abbiamo gambe in questo momento. Se non abbiamo gambe usiamo la testa. Diamo un metro e mezzo all’ avversario e concediamogli un tiro con percentuale 40%, anziché uno da sotto con percentuale 95%”. Una frase che calza a pennello per noi: troppe penetrazioni facili, che minano oltre al tabellone elettronico anche il morale. Paradossalmente il terzo quarto ha mostrato una situazione opposta: difesa sufficiente ed attacco da rivedere. Probabilmente  il tutto è dovuto al fatto che è difficile giocare con continuità senza motivazioni. Si potrebbe obiettare che le motivazioni ora non ci sono ma una volta c’erano e non siamo stati lo stesso continui, ma dobbiamo guardare avanti con fiducia, senza voltarci indietro. Abbiamo ancora 4 settimane per tornare al buonissimo rendimento di un paio di mesi fa.  Nulla è perduto. Anzi. Se siamo arrivati settimi e una delle nostre prossime avversarie nona, decima, undicesima o dodicesima un motivo c’é. Nel basket c’è sempre un motivo. Go !!


SYNERGY SGV - BAMA

Il pessimista è colui che, quando sente profumo di fiori, si guarda in giro per vedere dov’è la bara “. Iniziamo il day after di Synergy-Bama da questa frase di Henry Louis Mencken.  Al di là dei problemi fisici, tattici e tecnici che ci possono essere evitiamo di aggiungerci anche problemi psicologici. Il linguaggio del corpo generale sembra andare in quella direzione. Bene: facciamo subito inversione a U !!!!  Il profumo di fiori che avvertite è dato dal fatto che avete la possibilità di praticare, in modo organizzato e strutturato, lo sport più bello del mondo, in un contesto di atleti ed amici di grande spessore. Il profumo di fiori che sentite si riferisce all’assoluta verità che nello sport, al contrario della vita dove non succede quasi mai, la domenica dopo c’è subito un’altra occasione. Che quando indossate una canotta ed i pantaloncini tutti i problemi, il grigiore  e le preoccupazioni della vita quotidiana spariscono d’incanto. Il profumo di fiori che sentite riguarda il fatto che a maggio, nonostante l’annata non sia di quelle da incorniciare, avremo l’occasione di  portarci lo stesso a casa la C Gold con il vantaggio del fattore campo. E tutti sappiamo benissimo che ce la faremo. Il profumo di fiori che sentite è perché siete sani, giovani, atleti e che vi divertite rincorrendo un pallone ed un cerchio dai colori bellissimi: arancio e rosso. Forza ragazzi !! Annusate a pieni polmoni quel profumo e siatene orgogliosi !!! Le bare nello sport non esistono. Esiste solo la vostra voglia di divertirvi e di raggiungere l’obiettivo prefissato. Il resto è aria fritta.


BAMA-LEGNAIA

Quando ci siamo piazzati settimi e ammessi alla fase di qualificazione con soli 4 punti, ognuno di noi, eccetto qualche indomito sognatore, ha capito che per entrare nelle prime quattro ci sarebbe voluto un mezzo miracolo. Miracolo che in teoria poteva anche accadere, occorreva infilare le prime due vittorie e volare sulle ali dell’entusiasmo. Ci siamo invece schiantati sul -29 casalingo alla prima con Valdisieve in un match dove non ha funzionato nulla. Il crollo negli ultimi 4' a Livorno e le magagne fisiche di più elementi hanno fatto il resto. Ieri la sconfitta che ci taglia le gambe definitivamente. Adesso occorre tenere il morale alto e prepararci ai play off, presumibilmente o contro Fucecchio, o contro Pescia o contro Libertas Lucca. A meno di sorprese. Per certi versi tutti derby effettivi o parificati a tali. Giocarsi la Gold in un derby procura solo godimento a un vincente e solo apprensione a un perdente. Di che pasta siamo fatti lo scopriremo solo vivendo. Il basket é fatto di tante sfumature indefinibili, ma anche di dati oggettivi. Ci soffermiamo su questi ultimi: matematica pura, incontrovertibile. Nella prima fase abbiamo chiuso con numeri medio bassi,  in linea con il nostro piazzamento finale (settimi). Nono attacco del torneo: 72,3 punti a partita, e settima difesa: 73 punti subiti a match. In queste tre gare di seconda fase abbiamo mantenuto la difesa all’incirca sul solito standard (74 punti ad allacciata di scarpe), mentre c’è stato un vero e proprio crollo nel fatturato offensivo: 57 a gara. Tutta colpa delle condizioni generali non brillanti?? La riflessione, con intento costruttivo, é aperta. Con la speranza che, vittoria o non vittoria, riusciremo in futuro a fornire prestazioni casalinghe migliori. Se non altro per il rispetto di chi, non dimentichiamolo, paga un biglietto per venirci a vedere. Hold on !!


LIBERTAS LIVORNO - BAMA

La vera essenza dello sport è quella di dare il massimo, sempre e comunque. Nella gara a Livorno noi l’abbiamo dato, non ci piove. Tutti, dal primo all’ultimo.  Le assenze e le condizioni precarie di molti giocatori ci rendono attualmente una squadra diversa e più vulnerabile di quella che ha vinto 5 gare su 7 non più tardi di un mese fa, contro squadre di prima fascia. Si potrebbe dire: peccato per qualche enorme cappellata difensiva nel momento cruciale, peccato per qualche inspiegabile rinuncia ad un tiro aperto in luogo di un passaggio sbagliato, peccato per qualche fischio arbitrale che ci ha penalizzato non poco. Ma non servirebbe a nulla. Sono episodi che fanno parte del match. Quello che conta è che anche in un momento non esaltante il gruppo sia saldo ed unito: gente in campo sfinita dalla fatica e gente in panchina ad incitare. Nonostante le difficoltà abbiamo giocato molto meglio degli avversari, sul loro campo, per 35’. Qualcosa è cambiato con quella zona 3/2 che ci riporta ad un nostro chiodo fisso: i campi 26x14 devono essere ammessi solo nei campionati regionali giovanili e nei campionati senior fino alla promozione, al massimo serie D.  Dalla serie C in su deve essere obbligatorio il campo 28x15. Fare una zona aggressiva con gli angoli che sono quasi  off limits  e con la riga da tre punti che dista una “scarpa nr 50” dal fondo crea troppo vantaggio. Cozza clamorosamente con il basket moderno fatto di scarichi e spaziature. Si potrebbe obiettare che chiunque la può fare, non c'é un divieto, ma un conto é allenarcisi tutta la settimana, un conto è provarla in un campo grande e attuarla in uno di 56 metri quadri inferiore ( avete letto bene, la matematica non è un’opinione) . Non è una scusa per la sconfitta per carità, Livorno ha meritato ampiamente i due punti, il parziale di 20 a 2 che ci hanno rifilato non é in relazione solo a questo, bravi loro. E' una riflessione volta all’equità che deve esserci tra le due squadre prima della palla a due. Riflessione che avevamo già fatto in altre occasioni. In C Nazionale era così, in C Silver no. Tornando a noi l’importante è non mollare e puntare al massimo finché la matematica ce lo permette: ergo vincerle tutte. In caso di una nuova sconfitta gestiamoci e prepariamoci per la battaglia dei playoff. Saldi e uniti come adesso. Forza ragazzi !!


LA PAROLA AL PRESIDENTE

Siamo giunti a 2/3 di stagione e ritengo sia doveroso spendere 10 minuti di una domenica mattina per fare il punto della situazione. Molto spesso gli umori societari, ed in primis gli umori presidenziali visto che sono il primo tifoso, sono legati ai risultati della prima squadra. Ma non é giusto che sia così. Il mondo rosablu é molto più vasto e complesso. Purtroppo sono stato trasferito di sede al lavoro e quindi faccio molta più fatica di prima a frequentare quotidianamente il nostro scatolone da scarpe gigante.

 

Quando lo faccio gli allenamenti sono in corso e non é mai possibile, salvo rari casi, scambiare due parole con istruttori ed allenatori. Ci tenevo a ringraziarli tutti qui dal sito ufficiale. Oltre a ringraziare chi fa in modo che la barca rosablu tenga la barra dritta. No, non é piaggeria , assolutamente. Grazie a tutti !!

 

Abbiamo una squadra Under 20 che, seppur in mezzo a molte defezioni rispetto all'inizio, si sta comportando in modo egregio nella seconda fase che porta al titolo regionale. Stessa cosa per gli Under 18 che hanno iniziato alla grande la poule per il trono di Toscana. Gli Under 14 si stanno facendo onore sempre e comunque, dimostrandosi, a parte le vittorie arrivate dopo la stagione scorsa condita solo da scoppole pesanti,  un gruppo compatto ed unito.

 

Che dire poi del gruppo esordienti, nato per scommessa e giunto a oltre 15 unità. Vengo al settore minibasket che finalmente é foriero solo di buone notizie. Gruppi in crescita continua, squadre che partecipano alle manifestazioni con entusiasmo, voglia di fare, passione. Questo é il minibasket!! Siamo un pò indietro tecnicamente lo so ma questo é dovuto esclusivamente al fatto che ad inizio anno, da almeno 5 o 6 anni a questa parte, molti bambini o bambine sceglievano di non reiniziare col minibasket. Gli istruttori ogni anno quindi si trovavano, e si sono trovati quest'anno, con la stragrande maggioranza di miniatleti o miniatlete alle primissime armi. Sono sicuro che questo il prossimo anno non succederà. Sono sicuro che in tanti reinizieranno e ripartiremo alla grande.  Abbiamo sperimentato per il primo anno il trasporto "door to door" per i bambini ai 5 ai 14 anni. E' sempre stata una mia idea, siamo gli unici in Provincia  (come in tante altre cose) a fornire nel basket questo servizio (raggio 10 km) e ne sono orgoglioso. Ritengo che l'esperienza sia stata positiva con circa 25 bambini che ne usufruiscono. Spero e credo che il prossimo anno saranno molti di più, anche da ulteriori comuni limitrofi rispetto a quelli già esistenti che sono:Montecarlo, Orentano, Galleno. Col tempo la voce si sparge.

 

Chiudo con il Baskin, un'attività a carattere esclusivamente sociale, voluta fortemente da Elisa, Gaia e Sara e che la si può mettere in atto e portare avanti solo se si hanno doti morali di altissimo livello. Brave !!

 

Tutto rose e fiori?? Certo che no. Le lacune sono due. La prima, manco a dirlo, economica: basterebbero un paio di piccoli sponsor in più per chiudere l'annata in pareggio ma i tempi sono quelli che sono anche se io sono un professionista sognatore, quindi spero. La seconda: l'angusto PalaBox che non é sufficiente a contenere la marea di bambini e ragazzi che vi si allenano. Purtroppo i rientri pomeridiani dei vari plessi mal si adattano ai nostri spazi. Ci siamo dovuti trasferire con il gruppo pulcini e paperine (5 e 6 anni) nella piccolissima palestra delle scuole elementari di Spianate. Con disagi per alcune famiglie. Spero che chiunque abbia la meglio nelle prossime elezioni nel giugno 2016 metta mano alla realizzazione di un nuovo palasport polivalente.

 

Questo, oltre a collocare un comune di 15000 abitanti quantomeno in linea con i tempi odierni,  permetterebbe a noi ( e quindi al paese) di crescere sia dal punto di vista numerico (più spazi, più bambini, bambine, ragazzi e ragazze) che economico. Mi riferisco ad esempio ad un'attività di somministrazione alimenti e bevande gestita da noi che sarebbe linfa vitale per le nostre casse. E qui meglio precisare. Sarebbero fattori positivi non per noi che facciamo volontariato all'ennesima potenza ma per il paese che amiamo e che "accudiamo", a livello sportivo, da oltre 25 anni. Chiarimento necessario perché é bene che nessuno dimentichi mai che noi facciamo PURO VOLONTARIATO SPORTIVO.

 

Chiudo ringraziando davvero coloro che ogni giorno si sgolano, si impegnano, sudano, corrono, si sbattono, si prodigano sul campo ed ai confini del rettangolo di gioco perché il sogno rosablu continui. Grazie davvero !! Continuiamo a metterci il cuore.


BAMA-VALDISIEVE

La rubrica "The Day After"‎ ci sembrava ( ci sembra) un modo costruttivo di commentare la gara domenicale. Quando si decide di dar vita ad una rubrica questa deve andare avanti, nel bene e nel male. Quindi parliamo della gara. Ovvio che nessuno si aspettasse una débacle del genere. Non c'erano i presupposti oggettivi perché ciò accadesse. È stata una stranissima congiunzione tra eventi negativi all'ennesima potenza. Questa è l'unica spiegazione. Valdisieve è una buonissima squadra ma non è Golden State. Ok, ci mancavano Bongi e Giannecchini ma due assenze non possono giustificare una prestazione così molle e remissiva. Non dimentichiamo poi che ai biancoverdi mancava un certo Occhini, forse l'arma più incisiva a disposizione di coach Pescioli. Quindi resettiamo e ripartiamo. Anzi resettiamo ... ma non troppo, nel senso che dovremo valutare i molti errori commessi e dovremo lavorare per creare un maggior numero di tiri aperti. Ci è mancato proprio questo in attacco: una buona quantità di tiri aperti, ci siamo presi conclusioni quasi sempre con l'uomo addosso. E' mancata poi quell'intensità difensiva vista nelle ultime gare che sembrava fosse divenuta un nostro marchio di fabbrica. Ma questo fatto può darsi sia figlio dello scoramento che ci ha assalito quando abbiamo visto che la partita ci stava sfuggendo di mano inesorabilmente. Vabbè, voltiamo pagina e giochiamocela fino in fondo gara dopo gara. Senza pressioni e con la consapevolezza che se la missione quarto posto fallisse avremo sempre un playoff con bella in casa contro una squadra arrivata dietro di noi. E qui diventa imperativo non mollare perché gli incroci saranno: 5^-12^, 6^-11^, 7^-10^, 8^-9^. A buon intenditor ...

 


BAMA-CERTALDO

Fare un “The day after” dopo una sconfitta, giunta in una partita inutile, come quella di sabato sera con Certaldo non è facile. Se a ciò aggiungiamo che da sempre nutriamo un profondo odio per le partite che si disputano di sabato sera (secondo noi “annacquano” il sacro rito domenicale sportivo) diventa un compito proibitivo. Meglio trasformarlo in un “The day before”, proiettandoci verso la seconda fase. La vera sconfitta è avvenuta in rete quando abbiamo appreso del crollo di Fucecchio ad Agliana e della netta vittoria di Montale contro Carrara. Arrivare al girone di qualificazione, inutile parlare di corda in casa dell’impiccato, con 2 punti in meno del previsto conta. In un mini-campionato a 8 squadre concedere 6 punti a Valdisieve (10) e 4 punti ad Empoli e Pielle Livorno (8) non è poco. Per essere più realisti del Re dovremo concentrarci totalmente sul quarto posto, per il quale si scatenerà una lotta senza quartiere. Dovremo superarci, dovremo trasformare il PalaBox in un catino inespugnabile (gente rosablu il messaggio è MOLTO CHIARO !!!!!!!!) ed andare in cerca di zingarate esterne. Abbiamo comunque i mezzi per farcela. Noi, con il dovuto rispetto per qualsiasi avversario, riteniamo di non essere assolutamente inferiori a Valdisieve, Legnaia, Liburnia Livorno e Synergy San Giovanni Valdarno. Andiamo con fiducia e giochiamocela. Soprattutto in campo ovviamente, ma anche sulle tribune. Chi verrà ad assistere alle gare del Bama ALTOPASCIO (non a caso nome del paese MAIUSCOLO!!) dovrà tornare a casa afono per il tifo incessante durante tutta la gara. Qualche anno fa era così e dal 6 marzo prossimo (prima in casa con Valdisieve) dovrà ritornare ad esserlo. Ce ne sarà un gran bisogno.  


AREZZO-BAMA

Partiamo dalla meravigliosa frase, qui accanto, dello scrittore “maledetto” statunitense, anche se nato in Germania, per iniziare questo “The day after”. La vittoria di ieri ad Arezzo e la conseguente sicurezza di essere nel range 5°/8° posto è stata importante, bravi tutti. Non vincevamo 4 gare a fila dagli ... anni d'oro del grande Real. Pero' non possiamo, anzi non dobbiamo, accontentarci. Inutile girarci attorno, ma le prime quattro squadre, è giusto essere sportivi, hanno mostrato sin dall’inizio qualcosa più di noi su tanti aspetti del nostro meraviglioso sport. Anche se a nostro avviso almeno un paio di queste non ci sono superiori, anzi. Comunque sia si sono meritate il passaggio diretto in C gold, complimenti a loro. Il basket è fatto di tanti ingredienti, e a volte basta che ne manchi uno solo, all’apparenza anche poco importante, per rovinare la ricetta preparata in estate. Adesso ci aspetta un girone tosto, fatto di otto finali dove possiamo dimostrare che quegli ingredienti che sono mancati ce li avevamo, eccome se ce li avevamo, si trovavano in fondo ad un cassetto della dispensa rosablu. Ma c’erano. Sicuramente ci aspettano come avversari Libertas Livorno, Olimpia Legnaia e Sinergy San Giovanni Valdarno. Più una tra Valdisieve o Castelfiorentino. Avversari difficilissimi da affrontare. A occhio e croce per avere chance di quarto posto dovremo rendere inespugnabile il PalaBox con 4 vittorie, più fare almeno un blitz esterno. Con due blitz ci saremmo al 99,9%. Sabato prossimo ore 21,00 avremo l’ultimo match di stagione regolare casalingo con Certaldo, inutile ai fini della classifica sia per noi che per loro. Credo che non rischieremo gli atleti con problemi fisici (Bongi e Cei su tutti). Poi dovremo sperare di avere buone notizie dagli altri campi, in particolare dagli incroci Agliana-Fucecchio e Montale-Carrara, facendo il tifo per Fucecchio perché ci consentirebbe di accedere alla seconda fase con due punti in più. Ma a parte questo è arrivato il momento in cui l'obiettivo per cui abbiamo sudato e combattuto sin dall’ estate è a portata di mano. Andiamo a prendercelo. Lottando e soffrendo, certo. Ma prendiamocelo. Da squadra vera, quale siamo.


BAMA-CARRARA

Quando in un campionato si vincono tre gare all’overtime, di cui due consecutive e due in trasferta, non può essere un caso. Ci vogliono le famose “ 3C “ di origine ispanica: Cabeza, Corazon y Cojones. Paradossalmente le due vittorie esterne a Prato e Fucecchio sono state più facili di quella casalinga di ieri con Carrara. Lì eravamo con le spalle al muro: -4 a 35” dalla fine a Prato, e -5 a 26” dalla sirena a Fucecchio. Situazioni disperate. Siamo stati bravi, anzi siamo stati super, ad impattare il risultato e siamo entrati nel tempo supplementare in una condizione psicologica nettamente migliore dell’avversario. Ieri invece gli stati mentali erano completamente opposti. Gara condotta sin dal primo secondo con vantaggi anche in doppia cifra. Situazione falli tragicomica al 38’ (7 falli noi 0 Carrara…mah….), assenze nel pre-gara e infortuni durante il match. Pareggio avversario a 12” dal termine. Fattori che di solito generano un fardello pesante che ti stende. Senza le 3C non si vincono partite del genere. Senza le 3C non si mettono due triple che ribaltano l’inerzia in 25”, dopo 42’ di gioco (complimenti a “Speedy” Nick Bongi). Senza le 3C non si piazza un parziale di 12 a 2 (da 67-70 a 79-72) nell’overtime oscurando il canestro agli avversari. Senza le 3C non puoi fare tutto questo. Adesso manca una vittoria per avere la matematica certezza di giocarci la C Gold nel range 5°/8° posto. Ad un certo punto della stagione sembrava una chimera. Se ce la facciamo non abbiamo conquistato nulla perché“… quando sembra che sia finita, è proprio allora che comincia la salita …” (Venditti docet), ci troveremo in un girone di ferro. Ma una cosa è certa: quando ci sarà da combattere duro noi ci saremo. Su questo non ci piove.


bama-AGLIANA

Il “The day after” di questa settimana deve essere obbligatoriamente all’insegna dell’equilibrio. Brutti, spenti, slegati e molli a Montale. Reattivi, cattivi, tosti e compatti con Agliana. Ok, il rendimento fuori casa, se non sei una squadra “over the top”, è sempre inferiore a quello tra le mura amiche, ma la discrasia tra le due gare è apparsa oggettivamente eccessiva per fare un commento equilibrato. Facciamo solo un flash del match di ieri. Azione decisiva (66-60): prima Beno, poi Checco e quindi Siena si sono tuffati sul pallone per azzannarlo e farlo proprio. Risultato: fallo su Siena e due liberi “closing-match”. Partiamo da qui e  prepariamoci ad una trasferta ed una gara che non ha bisogno di motivazioni particolari: Fucecchio. Non è un derby ma poco ci manca. Fucecchio, come Agliana, è una squadra più forte di noi, ma, come Agliana, ha punti deboli abbastanza evidenti. Puntiamo sulla superiorità di essere consci dell’inferiorità. Si può vincere, si può perdere, si può sbagliare. L’importante é uscire, come ieri, dal parquet con la canotta da buttare perché il sudore ha scolorito il rosa e il blu. Se sarà così l’incitamento e l’applauso finale dei presenti non mancheranno mai. Quindi pronti a combattere di nuovo e … si … ok, manteniamo l’equilibrio ma non dimentichiamoci che “Se vuoi fare un passo avanti devi perdere l’equilibrio per un attimo” (Massimo Gramellini).


BAMA-EMPOLI

Oggi, lunedì 11/1 è un giorno triste. E’ morto il Duca Bianco, quel genio assoluto, irripetibile, anticonformista, nonché musicista sopraffino dal nome di David Robert Jones, alias David Bowie. Autore di capolavori assoluti come Space Oddity, Rebel Rebel, Starman, Absolute Beginners ed Heroes: una gemma fatta canzone. “ We can be heroes, just for one day…” … “Possiamo essere eroi, anche solo per giorno …” cantava il grande Duca Bianco in quell’affresco musicale. Venendo a noi lo possiamo parafrasare dicendo che  “ Possiamo essere eroi anche perdendo …”.  Non è giusto che abbiamo perso noi. Non è giusto che ci abbiano fischiato tre antisportivi che non c’erano, uno dei quali, quello a Benini, addirittura tragicomico. Empoli è un’ottima squadra e ci è oggettivamente superiore, la loro situazione in classifica è bugiarda, noi riteniamo che la migliore del lotto sia Certaldo, seguita proprio da Empoli. Ma ce la meritavamo noi. Per come abbiamo lottato, per i quintali di attributi rovesciati sul parquet, per come abbiamo costretto un’ottima squadra a non saper dove battere la testa per almeno 6 azioni consecutive, per come il pubblico ci ha incitato, per la maturita' con cui abbiamo reagito agli altri falli antisportivi comici (stoppata regolare di Siena su Moroni convertita in antisportivo, cla-mo-ro-so). Ma gli dei del basket hanno scelto Empoli, nonostante Verdiani (ottima la prova dell’ex rosablu che ricordiamo sempre con affetto) ci avesse regalato un’altra chance non sbagliando il secondo libero a 2” dalla fine. Quei maledetti dei del basket hanno fatto sì che il tiro allo scadere di un monumentale Benini fosse lungo e storto di 2 cm. Ma siamo stati eroi per un giorno, anche perdendo. Resettiamo e andiamo a Montale per prendere là quei due punti che ci meritavamo con Empoli. Vincere col team dell’amico Ialuna vorrebbe dire quantomeno fare un passo avanti per evitare il girone infernale dal nono al dodicesimo posto. E continuare a sognare. Una squadra così non può perdere due occasioni a fila. E non può smettere di sognare. Qualunque avversario da qui alla fine sa che troverà una sporca decina pronta a combattere duro. “ … We can beat them ... for ever and ever …” Addio David.


bama-pielle livorno

Eh sì, la vittoria ci voleva. Eccome se ci voleva. Dopo le feste abbastanza travagliate è stata un toccasana. Ce la siamo , anzi, ve la siete, meritata tutta. Soprattutto perché era palpabile il  testosterone sparso sul parquet in difesa. La frase “to fight strong” è stata rispettata alla lettera. Non dobbiamo però fare come quel tizio che dopo giorni di cammino nel deserto vede un’oasi, con tanta acqua, inizia a correre e nel correre inciampa in un sasso fratturandosi una gamba. Massimo rispetto per Livorno ci mancherebbe, una squadra che non molla mai e che era tornata in partita (52-46) nonostante le percentuali orride ( i due lunghi complessivamente 2 su 17 dal campo) ma i test probanti, quelli che ci faranno forse raggiungere l’oasi nel deserto saranno altri. E se al 25’ saremo di nuovo sul +16 con in più antisportivo a nostro favore ed infileremo una serie di 4 scelte offensive una peggio dell’altra difficilmente riusciremo a “dissetarci”. C’è da lavorare sulla gestione della palla proprio quando “la duna” si fa in salita ed il sudore aumenta. Lavorare sui pick and roll, sugli scarichi, sulle spaziature, sui triangoli offensivi. Se innalzeremo la qualità dei nostri attacchi quando “culo mangia pigiama”  e se riusciremo a combattere duro in difesa come ieri,  il nostro campionato potrebbe cambiare, altrimenti rimarrà su questa falsariga modello “montagne russe”. Aggiungo : pericolose montagne russe. Ultimo dato: ancora 14 rimbalzi offensivi concessi. Tanti, troppi. Quando nel paleozoico giocavo a basket il mio coach slavo Boris Sinkovic mi brontolava sempre perché non facevo tagliafuori. Un giorno, dopo l’ennesimo rimbalzo offensivo del mio avversario, chiese time out e mi disse: “ Sirgio…si tu fa tagliafuori, prendi cog…ni in mano di aversario, se tuo aversario prende rimbalzo ma a te rimangono suoi co…ni in mano, fai me vedere tua mano sanguinante,  io sarò contento. Perché tu hai lotato per rimbalzo”. Ok. Nel Palabox metteremo un cestino apposito con la scritta “Raccolta cog…ni avversari".


DEVOTION&PRIDE

Coach Alberto Tonfoni non è tornato sui suoi passi ed ha confermato le dimissioni. La squadra viene affidata temporaneamente al vice David Matteoni, che nonostante i  gravosi impegni con il settore giovanile (coach di Under 20, Under 14 ed Esordienti) ha dato la sua massima disponibilità.  La società ringrazia Alberto Tonfoni per il suo operato e gli augura di togliersi le soddisfazioni che merita in ambito …. bla, bla, bla…

 

"Finiamola con il solito comunicato idiota e ipocrita, magari preso da internet facendo copia/incolla, cambiando solo il nome. Coach Tonfoni, ma soprattutto l’Uomo (non a caso con la “U” maiuscola) merita altro. Un Uomo serio, onesto, limpido e leale. Ho sempre sostenuto Alberto sin dal primo anno, quando, senza esperienza a livello senior e dopo un inizio di DNC shock (6 sconfitte consecutive) voleva dimettersi. Gli dissi che sarebbe stato il nostro coach anche in caso di retrocessione, e lo sarebbe stato anche l’anno dopo. Nel girone di ritorno alcune gare abbiamo dato spettacolo. L’ho sostenuto anche l'anno scorso dopo 9 sconfitte consecutive nel girone di ritorno, mentre all'andata avevamo giocato veramente bene. Ma era un campionato strano, dove, senza retrocessioni, per trovare le motivazioni ci sarebbe voluto un illusionista. L’ho anche criticato certo, anche perché ritengo che non sia un diritto, ma un dovere di un presidente che tiene alle sorti della società e magari mastica un capellino di tecnica. Ma io ritengo fermamente, e glielo ho detto, che Alberto abbia capacità e preparazione per fare di questo hobby un lavoro (o quasi, visti i tempi grami). Anche ora lo avrei sostenuto ma lui, mostrando assoluta “devotion” verso i nostri colori, mi ha detto che continuando con questo gruppo le cose sarebbero andate solo peggio e non poteva permettere che accadesse questo alla società NBA. Dove tra l'altro rimane per puntare in alto con la squadra Under 18 regionale. Bene, ora questa “devotion”, chiunque sia il coach (a proposito, grazie a Davide per la consueta disponibilità) va espressa sul campo da chi è rimasto. #devotion&pride deve essere il nostro hastag, per chiunque. Due termini , devotion e pride, che vanno al di là di un canestro fatto o di un cross-over riuscito. Due peculiarità che tracciano il netto confine tra un giocatore vero ed una fotocopia sbiadita. Per ciò che riguarda Alberto sarà al momento sicuramente demoralizzato. Ma, ne sono certo, quel pallone che per lui adesso ha toccato terra rimbalzerà, altissimo. E si toglierà davvero le soddisfazioni che merita a livelli più alti del nostro. Non so dove e non so quando ma accadrà, non ci piove. E quel giorno, come mi è già successo in passato, dirò:  Ragazzi, il primo a dare fiducia con un incarico di capo allenatore senior a Tonfoni sono stato io, era il 2013. E ne sarò orgoglioso".

 

Sergio Guidi


TERRANUOVA-BAMA

La rubrica del giorno dopo si trasforma nella rubrica ... di qualche giorno dopo. "Le monde est gris, le monde est bleu", cantava il defunto Eric Chardin negli anni 70, facendo sognare, insieme a "Tu sei tu",  i ragazzini di allora. Canzone poi ripresa da Nicola di Bari, con il titolo tradotto in italiano. Noi lo cambiamo in "Il mondo é grigio, il mondo é rosablu". C'é un mondo grigio fatto di studio, lavoro, problemi, appuntamenti, orari, ritardi, famiglia, mogli, fidanzate, amici, figli, figlie, budget, obiettivi, trasferimenti, analisi, ecc. Cioé il mondo quotidiano. Poi c'é il mondo rosablu fatto di emozioni, vittorie, sconfitte, gioie, delusioni, preoccupazioni, frustrazioni, ecc. Ma in definitiva il mondo che amiamo. Ora é la volta del mondo rosso, cioé del mondo natalizio. Pensiamo alla festa di Natale, alla cena degli auguri e poi valutiamo con calma cosa fare. C'é tempo per tornare negli "altri mondi". Fermiamoci e godiamoci il mondo rosso.


BAMA-PESCIA

Inutile girarci attorno ed essere ipocriti, la delusione della sconfitta casalinga contro Pescia è tanta. Un'occasione per cambiare il profilo del nostro campionato gettata al vento. Che dire, siamo apparsi fisicamente in riserva, qualcuno proprio col serbatoio vuoto. Pescia invece é apparsa tonica, reattiva ed in fiducia, mentre all'andata era appannata a più non posso. Si sa, una stagione sportiva é fatta di alti e bassi. Anche se possiamo considerare un nostro momento "high" il blitz di Prato, magari aggiungendoci anche la vittoria interna con Fucecchio, annacquata però da un'ultima frazione da incubo. Poi stop. Forse conta anche l'età media della nostra squadra che per la prima volta dopo anni é abbastanza elevata, ma quello che é stato evidente é stato proprio la lucina rossa della riserva accesa per tutti gli elementi. Quando poi sei stanco sbagli i canestri, i passaggi, non giochi con la materia grigia, attacchi male, commetti falli stupidi e compi amnesie (quante amnesie!!!!) difensive in serie. La zona 3/2 poi é un pò come quando hai una Fiat Punto di 12 anni: o gli rifai il motore o la rottami per cambiarla. Peccato. Peccato soprattutto per quel bambino del minibasket che chiedeva a suo padre: " Babbo, ma non la mettono la musichina come le altre volte alla fine ?? ". Parlava del nostro inno. Il mago Helenio Herrera, che ha vinto tutto con l'Inter degli anni 60, affermava che in certi momenti del campionato gli allenamenti non servono a nulla. Conta solo agire sulla psiche dei giocatori che incide per almeno il 40% sul rendimento. E se sono stanchi far fare loro solo bagni caldi e massaggi. Se lo diceva lui che é arrivato sul tetto di europa e del mondo ... Il problema é che ai massaggi possiamo arrivarci, sul resto siamo un pò in difficoltà ...


BAMA-AREZZO

Ok, lo sappiamo, domenica non è stata una partita da esteti del basket difensivo ma comunque sia: due punti e …  Amen … Collection, Arezzo. La sapevamo anche in estate, questa squadra non ha il rottweiler in difesa o l’antilope che sgomma in contropiede volando sopra gli avversari. Questa squadra ha tecnica da vendere, buon talento, ottima esperienza e, diciamolo, giovani che stanno crescendo a poco a poco. L’impatto di Giannecchini e Calderaro sta aumentando di gara in gara, entrambi utili a Carrara e poi utilissimi, anzi il primo qualcosa in più, con Arezzo. Detto questo abbiamo bisogno di ragionare in attacco e di trovare tiri ad alta percentuale, tenendo un ritmo consono alle nostre caratteristiche. Se ci mettiamo a correre tanto per farlo o perché fa figo finiamo annebbiati nel finale. Prendiamone atto e facciamo leva sulle nostre qualità, che indubbiamente ci sono. Se la coppia arbitrale a Carrara non ci avesse martoriato chissà, sarebbe potuta andare diversamente anche se a -1’12” eravamo comunque a -5 con palla in mano.  Poi vediamo Carrara che asfalta Empoli a domicilio, team valdelsano che era dato da tutti come superfavorito, visti i grandi investimenti fatti nell’allestire il roster. L’altra favorita Fucecchio cede a Montale, anche se ha dovuto regalare Stolfi agli avversari. Non siamo ipocriti, se Stolfi con noi non avesse giocato ci sarebbe voluto il pallottoliere. Questi sono solo due esempi per dire che siamo tutti lì. Siamo ottavi ma in teoria il quarto posto è a soli 2 punti. Non molliamo. Sabato saremo sul campo di un’altra favorita per il salto in B: Certaldo. Un quintetto solidissimo con due ex rosablu di grande livello:  il tiratore sublime Cantini (chi lo fa tirare libero con i piedi in terra sappia che subirà 20 scudisciate), e l’ala Visigalli, giocatore dalla buona mano e dai movimenti rapidissimi. Poi il play Fimia, uno dei migliori del campionato, e le due “old fox” Spampani e Bonelli. Gettando sassolini difensivi, anzi veri e propri mattoni,  sul loro perimetro e prendendo fiducia nelle prime azioni a nostro avviso ce la possiamo giocare fino in fondo. Teniamo duro. Molte squadre hanno già iniziato le grandi manovre per ingaggi riparatori in corsa (due ormai sono cosa già fatta). Noi non lo facciamo e non lo faremo. Perché ?? Che domande: perché ormai tutti i nostri ragazzi, vecchi e nuovi, amano irreversibilmente il rosablu!! Of course.  Go guys !!


bama-fucecchio

Fare commenti non idioti dopo una gara come il derby tra Bama e Fucecchio vissuto al PalaBox ieri pomeriggio é molto difficile. Il basket, nella sua essenza più pura, troneggia spesso sulle parole, che sono aria fritta. Sì, perché se "Sly" FIorindi non avesse fatto la "mandrakata" di scippare palla a Melosi a -21" forse, e sottolineiamo forse, saremmo a commentare una sconfitta invece di una vittoria. Chi mastica basket sa che non avremmo potuto continuare a giocare in modo afrodisiaco come i primi due quarti, sa anche che un'ottima squadra come Fucecchio non avrebbe potuto perseverare a sparacchiare dall'arco "ad minchiam", senza il minimo senso di gioco di squadra. Era logico che pian piano gli avversari avrebbero rosicchiato lo svantaggio. Ovviamente non era prevedibile che sarebbero risaliti in 10 minuti da -17 a +1. Come non era prevedibile che saremmo scivolati due volte sulla stessa chiazza di sudore, men che meno che Cappa, che fino ad allora aveva convertito 2 "ganci cielo", 2 appoggi al ferro e 4 liberi, piazzasse 3 triple consecutive senza domani. Ma vivaddio viviamo nello sport più emozionante e bello del mondo, non dimentichiamocelo mai. Parliamo invece delle certezze. La prima: il PalaBox, brutto e angusto, come da ampia previsione, é un fattore campo importante. Siamo usciti sconfitti con Prato ma sappiamo benissimo che al completo non ci sarebbe stata gara. Poi solo vittorie. I paganti sono stati 97. Più mettiamoci i non paganti e le circa quindici persone in piedi saremmo stati sui 130 spettatori. Come averne avuti 400 al PalaBridge. Vincere una partita thrilling in questo contesto può essere un buon promo per il nostro futuro casalingo. La seconda: se riusciamo, a parte le percentuali al tiro che vanno e vengono, a mostrare il gioco dei primi due quarti il nostro campionato potrebbe cambiare. Ma dobbiamo riuscire a farlo in trasferta. Mettere in campo il proprio piano di gara su ogni campo é il confine tra una ottima squadra ed una squadra sufficiente. La terza: venivamo da una settimana non facile ed aver reagito in una situazione che sembrava definitivamente compromessa é segno che la squadra é viva, unita e che vuol far bene, sicuramente meglio di adesso. Domenica prossima ci aspetta (dopo Agliana) un altro avversario in striscia clamorosa (6 vittorie consecutive): il Cmc Carrara. Su di un campo che tutti sappiamo quanto sia surreale e difficile. Molto bene. Sarà la vecchia cara prova del 9 di quando andavamo a scuola. Meglio di così ...

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