SCONFITTA SENZA ATTENUANTI DEL BAMA A PISTOIA (79-59)

 

MONTALE BASKET      79

BAMA ALTOPASCIO     59

(20-14; 35-22; 56-39; 79-59)

MONTALE: Gangale 11, Zita 8, Di Teodoro 3, Evotti 13, Becciani, Del Chiaro 8, Riismaa 14, Greco, Bonistalli 2, Mati 8, Geromin 3, Faticanti 9. All. Della Rosa

BAMA: Bondì, Pellegrini, Pantosti 2, Orsini 11, Lazzeri 10, Malvone 8, Cappa 3, Giovani 6, Bini Enabulele 2, Razzoli 2, Simonelli 2, Trillò 13. All. Angiolini

 

Nemesi storica. Il PalaCarrara di Pistoia che 10 anni fa vide il punto più alto della società Altopascese (promozione in C Nazionale con 500 tifosi rosablu in delirio), si é trasformato forse nel punto più basso (sconfitta pesantissima dopo una partita indecorosa e pochi parenti in tribuna a far commenti negativi). Azzeccatissima la frase del sito online PistoiaSport "troppo Montale per questo Altopascio". Sì, veramente troppo per una squadra che sbaglia tutto lo sbagliabile in attacco e non tiene nulla in difesa. Se nella gara di andata fu proprio la difesa rosablu a fare acqua (92 punti subiti) in questo match viene spontaneo domandarsi come questa squadra ne abbia potuti segnare 90 all'epoca. La difesa ha continuato a funzionare maluccio (79 a referto) ma é stato l'attacco ad essere letteralmente inguardabile. Le prime sei azioni altopascesi si sono concluse con altrettante triple senza provare mai ad avvicinarsi al ferro. E se le prime tre sono entrate (9 a 4) il resto é stata un'ecatombe clamorosa con le solite percentuali ridicole sia dall'arco che nei pressi del ferro. Senza contare i tiri liberi che ormai sono diventati un handicap anziché un vantaggio.  Percentuali ormai nemmeno degne di essere elencate poiché oggettivamente vergognose. Montale allunga inesorabilmente cambiando su tutti i blocchi e anticipando in modo feroce in post basso. Cose che costringono il Bama ai soliti, sterili, hand-off a 10 metri dal canestro, più per il non poter stare con la palla in mano  che per scelta tattica, ed ai soliti tiri "ad minchiam" nei pressi della sirena. -13 all'intervallo con il triste bottino offensivo di 22 punti. Con l'aggiunta poi di egoismi a "go-go" nei, rarissimi, contropiedi, conditi da penetrazioni forzate invece che dal passaggio al compagno libero in corsa.  56-39 al terzo fischio e nei 10 minuti finali due triple speranzose di Orsini più 4 tiri liberi danno il -10. Ma é chiaro che il blitz non sia nemmeno pensabile. Esce Cappa per infortunio, poi Orsini viene espulso per somma di fallo tecnico più antisportivo. Più altri falli tecnici a macchia di leopardo per nervosismo sia in campo che in panchina. Situazione questa che si protrae da tempo e che ha veramente stancato. Riassumendo: il Bama é stato condannato in primo grado alla C Silver, giovedì prossimo (PalaBridge di Ponte Buggianese ore 20,30 con Valdisieve) ci sarà il processo di appello. Domenica a Livorno, in caso di sconfitta, sarà cassazione. Con la società di via Marconi che ovviamente si costituirà  parte civile.


SOLITO BAMA A LEGNAIA. SBAGLIA TUTTO QUANDO CONTA, FINISCE 60-56.

 

OLIMPIA LEGNAIA  60

BAMA ALTOPASCIO 56

(19-15; 31-33; 45-43; 60-56)

Arbitri: Panelli e Baldini

 

OLIMPIA LEGNAIA: Verrigni 13, Nardi 10, Rosi 2, Del Secco 12, Cioni 6, Bandinelli 14, Conti 3, Cambi Mat,.Cambi Mar., Susini, Ridolfi, Andrei. All. Zanardo.

 

BAMA ALTOPASCIO: Pantosti, Orsini 17, Malvone 5, Cappa, Meucci 5, Bondì, Lazzeri 7, Giovani 11, Bini Enabulele 2, Trillò, Razzoli 9, Simonelli. All. Angiolini

 

Quando in una squadra ci sono 5 senior e l'ottima coppia under formata da Giovani (3 su 5 dall'arco) e Razzoli (3 su 4), segna il doppio di 4 senior su 5 vuol dire che c'é un problema, un grosso problema. Sì, perché, escludendo Orsini (17 punti ma solite percentuali deficitarie) questo é stato. E questo ha provocato la sconfitta del Bama. Trillò, giustificato poiché al rientro dopo 20 giorni di stop, e Malvone alla fin fine il loro apporto vicino alla sufficienza l'hanno dato. Ma se il duo Cappa (altro "virgolone" a referto) e Meucci fattura la miseria di 3 punti su azione il problema é dannatamente lampante, con le ambizioni rosablu che crollano come la borsa di New York del 1929. Amara constatazione di un match che poteva essere portato a casa nonostante il Bama si sia ispirato all'Achille Lauro festivaliero recitando un "Me ne frego" inaccettabile nel tagliafuori:49 a 33 (pregasi fare sessione video ed imparare dal tagliafuori feroce fatto da Legnaia ad ogni tiro altopascese). Per ciò che riguarda l'argomento balistico un'ottimo 38% dall'arco, quasi esclusivo merito dei due giovani di cui sopra, é stato cestinato da un altrettanto inaccettabile 24%, leggasi ventiquattropercento (7 su 29) al tiro da due, con tanto di rigori sbagliati a mezzo metro dal ferro. Va aggiunto poi il tradizionale 50% ai tiri liberi che dovrebbe indurre gran parte della rosa a sedute supplementari, naturalmente mai viste (e ci mancherebbe altro), nell'unico esercizio possibile visto il clamoroso deficit di precisione. Cioé esercitarsi dalla lunetta ad occhi chiusi fino a che non si raggiunge un 3 su 4. "Se fai almeno 3 su 4 ad occhi chiusi vuol dire che hai il canestro nel cervello e non negli occhi. Non li sbaglierai mai più". Questo  sentenziava (e costringeva a fare ogni allenamento) il coach slavo Sinkovic. Un assoluto maestro di basket negli anni 70/80. Volo pindarico nel passato. Ricordare i maestri del passato a volte serve, non foss'altro per dimenticare il pressappochismo e la tristezza del presente. Domenica prossima il Bama effettua un turno di riposo. Ci voleva proprio.


BAMA CEDE IN CASA CON LA SPEZIA (56-69)

 

BAMA ALTOPASCIO  56

SPEZIA BASKET        69

(13-18; 30-38; 40-55; 56-69)

Arbitri: Melai e Sposito

BAMA: Bondì, Pellegrini, Pantosti 2, Orsini 10, Lazzeri 2, Malvone 10, Cappa 8, Giovani 3, Bini Enabulele 7, Meucci 9, Razzoli 5. All. Angiolini

SPEZIA: Cimarelli, Lauriola, Pipolo, Dalpadulo 3, Kibildis 17, Loni 13, Fazio 6, Bertola, Siliauskas 15, Steffanini 15. All. Padovan

Si chiama Pallacanestro non a caso. Se non fai mai canestro non vinci nemmeno in un campionato dopolavoristico. Sì, perché sarebbe offensivo usare come metro di paragone campionati minori o amatoriali. Nei campionati Uisp ci sono giocatori che tirano con ottime percentuali. Il Bama, dopo la prestazione disastrosa di Siena (5% al tiro dall'arco e 40% ai liberi, 28% globale) ha avuto un upgrade passando da disastrosa a negativa (15% dall'arco, 62% ai liberi, 34% globale). Con Spezia il match finisce come all'andata dove il Bama fece un blitz inaspettato. Finì 67-56 per i rosablu con Pantosti che a tempo scaduto fallì due liberi, stavolta i liguri hanno prevalso 69-56. Sarebbe bastato tirare con percentuali "umane" per rimanere in gara fino alla fine, ma ormai gli altopascesi sembrano essere totalmente sfiduciati, ormai già mentalmente retrocessi. Con atteggiamento da perdenti appena scesi sul parquet, anche i bambini se ne sono accorti. Domenica Cappa e soci si recano a Legnaia, team che fa dell'intensità difensiva il proprio credo e che aggredisce per togliere lucidità all'avversario. A.A.A. pallottoliere funzionante cercasi.


SIENA DA UNA LEZIONE DI BASKET AL BAMA (8O-45)

 

VIRTUS SIENA 80

BAMA ALTOPASCIO 45

(17-10; 40-24; 55-33; 80-45)

Arbitri:Uldanck e Salvatore

 

SIENA: Bartoletti 6, Olleia 13, Imbrò 2, Ndour 12, Casoni 9, Lenardon 8, Bianchi 5, Sabia 3, Cerpi, Nepi 13, Terni, Bovo 9. All. Tozzi

BAMA: Pantosti 7, Orsini 10, Cappa, Bini Enabulele 3, Meucci 6, Pellegrini , Lazzeri 6, Malvone 2, Giovani 3, Razzoli 8, Simonelli, Trillò. All. Angiolini

 

5% da tre punti (1 su 20), 40% ai tiri liberi (8 su 20), 28% globale al tiro (18 su 63). No, non sono le cifre di una partita tra dirigenti e genitori, bensì quelle del Bama Altopascio in una gara di C Gold. Cifre semplicemente incommentabili. Il tutto abbinato ad avversari che ringhiano, difendono alla morte anche sul + 30, in netto contrasto con l'intensità e la concentrazione a tratti irritanti dei rosablu, mixata ad alcuni giocatori non pervenuti. E qui ci fermiamo, ogni ulteriore secondo speso sarebbe sprecato. Società e tifosi non si meritano tutto questo.


IL BAMA PASSA A PRATO AL TERMINE DI UN MATCH AVVINCENTE (71-74) 

 

SIBE PRATO                 71
BAMA ALTOPASCIO     74
(22-21; 35-47; 54-62; 71-74)
Arbitri: Mariotti e Puocci
 
PRATO: Danesi 28, Staino 8, Navicelli 2, Pinna 12, Taiti 4, Saccenti n.e., Fontani 1, Zardo n.e., Pacini 1, Smecca 5, Goretti 10, Manfredini. All. Pinelli
BAMA: Pantosti 4, Orsini 8, Cappa 7, Meucci 12, Trillò 5, Pellegrini 6, Lazzeri 9, Malvone 6, Giovani 2, Bini Enabulele 5, Razzoli 10, Simonelli n.e.
 
Decide nel finale la "garra charrùa" di Trillò, che dopo essere stato in campo un battito di ciglia causa falli fischiati in serie, nel finale prima perde Pinna a rimbalzo per il +2 (71-69) di Prato a 1'04" dal termine. Invece di piangersi addosso approfitta dello scarico di un buonissimo Pellegrini per piazzare una tripla pesante come tungsteno puro a -42" (71-72), poi dopo un tiro corto di Navicelli e susseguente fallo pratese (non ancora in bonus), sulla rimessa prende la palla, subisce fallo ed ha mano freddissima dalla linea dell carità per il +3 (71-74) a -19". Time out del coach locale Pinelli e l'ala rosablu sui cambi finisce sul pericolo pubblico Staino, riuscendo a non farlo nemmeno tirare. Sarebbe comunque troppo semplicistico ricondurre tutto agli ultimi 100 secondi. Una vittoria di squadra, sofferta, contro un'ottima squadra che in casa ha collezionato scalpi eccellenti. Due punti dove ognuno ha dato il proprio contributo, compreso Malvone in pratica su una gamba sola, ma presentissimo in difesa con in più 6 punti importanti. Bene anche un ritrovato Meucci con 12 punti all'intervallo frutto di percentuali da leccarsi i baffi ed appoggi di alta scuola, vittima poi di un problema fisico. Gara tutta sostanza dei giovani Pellegrini (6 punti, 4 assist e grinta) e Razzoli (10 punti con 8 su 8 ai liberi), nonché un Lazzeri molto volitivo nei primi due quarti di gara. Prato si é appoggiato quasi totalmente sulla giornata infallibile di Danesi, autore all'intervallo di 23 punti sui 35 di squadra. Coach Pinelli lo ha rischiato con 3 falli a carico ad inizio ripresa e il play termale ha commesso dopo poco il quarto fallo. Ed al rientro nell'ultima frazione, dopo una tripla impossibile, il quinto su una penetrazione di Pellegrini. Lasciamo in fondo la cronaca con un primo quarto che vede Danesi far canestro anche da Viale Chang Zou (14-5) ed il lento ma costante recupero del Bama fino al 22-21. La seconda frazione é tutta di color rosablu. Pinelli schiera Fontani che però é ancora lontano da una condizione accettabile. Il Bama accelera e spinge in transizione su ogni pallone giostrando 11 effettivi su 12 già prima dell'intervallo. 26-13 per gli altopascesi nel quarto e riposo sul 35-47. Ripresa dove il sogno rischia di trasformarsi in incubo. 10 a 0 di parziale laniero e Bama già in bonus dopo 3'43" (45-47), avversari con un fallo. Malvone ed Orsini danno ossigeno ai compagni prima per il 45-52, poi per il 49-57. Staino si mette in proprio (54-59) ma Pellegrini risponde all'arco (54-62 nei pressi del terzo fischio). Ultima frazione e Pantosti porta il Bama a +3 (64-67) ma un "and&one" di Smecca sanziona il pareggio (67-67), poi é Taiti in jump a dare il primo vantaggio (69-67). Razzoli é glaciale per il nuovo pareggio (69-69) e finale descritto per una vittoria tutto sommato meritata. Nota a margine: 88% ai tiri liberi di squadra. "Vedete come é il basket" avrebbe detto il compianto Aldo Giordani. La salita é ancora lunga e ripida ma il Bama prova ad alzarsi sui pedali per rimanere in gruppo. Questo alla fin fine é l'importante.

CASTELFIORENTINO DI UN ALTRO PIANETA RISPETTO AL BAMA ATTUALE (99-77)

 

ABC Castelfiorentino   99
Bama Altopascio          77
(29-16; 53-31, 82-51; 99-77)
Arbitri: Zanzarella e Panicucci
 
CASTELFIORENTINO: Manetti, Pucci 9, Terrosi 11, Scali 18, Delli Carri 14, Belli 18, Lazzeri, Zani 15, Oserani, Daly 4, Tavarez 2, Cantini 8, Ciciliano. All Betti
BAMA: Pantosti 12, Orsini 4, Lazzeri 15, Bini 13, Meucci, Pellegrini 4, Malvone n.e., Cappa 14, Giovani, Razzoli 2, Simonelli, Trillò 13. All. Angiolini
 
Già nei playoff dell'anno scorso il Bama subì due imbarcate a Castelfiorentino in gara 1 e gara 3, intervallate dalla vittoria al Palabridge in gara 2. Ed era, quella rosablu, tutta un'altra squadra al cospetto di quella odierna, in crisi perdurante, con l'assenza di Malvone, più altre magagne muscolari e non. Così é successo anche in questo match dove la differenza abissale su tutti i fronti é apparsa lampante. A dire il vero gli altopascesi hanno fatto ben poco, anzi nulla, per instillare qualche piccolo dubbio agli avversari. Castellani già in fuga al 5' (19-9) e al primo fischio (29-16). Seconda frazione e c'é il doppiaggio (42-21) per la Betti band, con una difesa del Bama ai confini della realtà. 53-31 all'intervallo e terzo quarto dove una zona castellana mette sassolini, anzi macigni, negli ingranaggi rosablu. Anche coach Angiolini propone una zona 2/3 ma basta un semplice blocco di contenimento sul palleggiatore per mandarla in tilt e creare praterie per gli avversari. 82-51 e inizia l'utlima frazione. Prendendo il bicchiere rotto, incollando i pezzi, versandoci metà liquido e guardandolo mezzo pieno i rosablu hanno il pregio di non mollare. E lo fanno mostrando un ottimo Bini Enabulele, unico a mettere la fisicità "modello terzo millennio" in paint area. Un buon rientro, dopo un mese di stop, di Trillò, a corto di fiato, ma autore di buoni canestri nei pressi del ferro. Ed anche progressi per Lazzeri, corredati da lampi di un Cappa con caviglia gonfia, ma mano torrida (4 su 4 dall'arco). Fattori quest'ultimi che inducono a iniettarsi in vena quintalate di ottimismo per continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno e sperare, dopo "le discese ardite", nelle "risalite" di Battistiana memoria. "L'ottimismo é il sale della vita", recitava un famoso spot.

BAMA MAI IN PARTITA. AREZZO PASSEGGIA AL PALABRIDGE (69-83)

 

BAMA ALTOPASCIO            69
SBA AREZZO                       83
(11-19; 32-45; 46-65; 69-83)
Arbitri: Solfanelli e Rinaldi di Livorno
 
BAMA: Pellegrini 15, Pantosti 2, Orsini 23, Lazzeri 5, Malvone 13, Cappa, Giovani n.e., Bini Enabulele , Meucci 4, Razzoli 2, Simonelli, Trillò n.e. All. Angiolini
AREZZO: Rodriguez 10, Ghini, Andreani, Cutini 21, De Bartolo 19, Tenev 17, Calzini 2, Castelli 3, Giommetti 6, Provenzal 5. All. Milli
Ci sono due tipologie di squadre che ottengono ottimi risultati. Le squadre forti che sanno di essere forti e quelle deboli che sanno di essere deboli. Tutti gli altri incroci sono perdenti. Il Bama visto con Arezzo appartiene a uno degli incroci poc'anzi descritti, facile immaginare quale. Una squadra ultima in classifica di fronte ad un avversario superiore ma non stellare ha l'obbligo, sottolineando l'obbligo, morale di sbattersi di più in difesa, mantenendo una concentrazione degna della categoria e non da vacanza sulla neve. Invece i rosablu hanno concesso agli avversari, bravi e organizzati, proprio quello che volevano fare, dall'inizio alla fine. Senza parlare poi dell'intensità a rimbalzo, se si esclude un ottimo Malvone, unico a elevarsi dalla prestazione negativa insieme all'altrettanto ottimo Pellegrini. Il computo finale parla di 46 a 34 rimbalzi per gli avversari ma all'intervallo il gap era 34 a 18. Inutile aggiungere altro. Sull'altro lato del campo Arezzo ha schierato sempre una zona 2-3 chiusa come una "o" sarda. Scelta giusta quella di coach Milli: collassare l'area battezzando gli ex tiratori altopascesi, dopo 14 gare é giusto chiamarli con il loro nome senza tanti giri di parole, trattati alla stregua delle peggior mani quadre in circolazione. 11 punti messi a segno dal Bama nel primo quarto, facendo una fatica immane. Arezzo si affida allo step back da manuale di De Bartolo e alla mano mancina di Cutini, invitato sempre a girarsi verso il lato sinistro, scelta masochisticamente perfetta. Seconda frazione e il Bama arriva a - 6, ma due errori ingenui sul passaggio ricacciano i rosablu a -10 che diventa in un amen -16. Un "buzzer beater" da 20 metri sulla sirena dell'intervallo di Orsini ridà una timida speranza ai tifosi rosablu (32-45). Mai speranza fu più mal riposta. La terza frazione é un calvario. Orsini (7 su 24 al tiro) a volte forza ma spesso é costretto a prendersi un tiro nei pressi della sirena perché nessuno ha il coraggio, o i mezzi, per mettersi in proprio. Arezzo allunga con Tenev che sale in cattedra e la coppia De Bartolo-Cutini fa quel che vuole. Esce Malvone, arrivato da poco, e per la delusione calcia una bottiglia, sicuramente non é abituato a cotanto lassismo. Oltre a lui, come detto, bene Pellegrini che ha mostrato buona mano e grinta da vendere. Impalpabili gli altri, con Meucci e Cappa in gravissime difficoltà. Ora sosta natalizia per provare a ricaricare le pile, sempre ammesso che ci siano le pile. Le prossime 7/9 gare saranno essenziali per decidere se togliere, seguendo le indicazioni della squadra sul campo, le mani dal manubrio anche a livello societario.

IL BAMA "ESPUGNA" IL PALABRIDGE SUPERANDO  MONTEVARCHI NEL FINALE (75-71)

 

BAMA ALTOPASCIO        75
FIDES MONTEVARCHI    71
(17-13; 35-26; 48-53; 75-71)
Arbitri: Uldanck e Sposito
 
BAMA: Pellegrini 3, Pantosti 8, Orsini 20, Lazzeri 7, Malvone 4, Cappa 5, Bini Enabulele 12, Meucci 5, Razzoli 11, Simonelli n.e., Trillò n.e. All. Angiolini 
MONTEVARCHI: Provvidenza 9, Caponi An.,  2, Baldinotti 4, Setti 15, Sereni T. 17, Dainelli 5, Caponi AL., Sereni F. 2, Ndaw 6, Malatesta 8, Bonciani 3. All. Paludi
 
Il Bama prova a staccare il tubo dell'ossigeno, tentando di  respirare in modo autonomo. Dopo tante delusioni, alcune giocando bene ma gettando nell'indifferenziata la vittoria, altre giocando proprio male, i rosablu superano Montevarchi. Lo fanno dando fondo alle energie nell'ultimo quarto, risalendo dal - 8 del terzo periodo e mettendo la freccia nel concitato finale. Terzo periodo dove sembrava di vedere il solito Bama che pian piano si spenge, sbagliando le cose più elementari, condendo il tutto con molti errori difensivi, per lasciar scappare gli avversari. Invece l'ultima frazione é stato un crescendo costante di intensità, seppur con qualche canestro improvvisato, per due punti che ci volevano proprio. La foto della vittoria é stato l'urlo liberatorio di Malvone quando, a 20" dalla fine, lui e Bini Enabulele (ottima doppia doppia con anche 10 rimbalzi) si sono tuffati su un pallone con ferocia per strapparlo via. Possesso assegnato al Bama dopo un lungo conciliabolo degli arbitri. L'ala labronica appena ingaggiata, catapultata, senza allenamenti né conoscenza del sistema di gioco, ad Altopascio, ha giocato una partita ordinata, difendendo da manuale e integrandosi in pochi istanti nell'ambiente. Sarà utilissimo nel prosieguo. Primo quarto dove i ragazzi di Angiolini faticano molto per fare canestro, mentre a Montevarchi bastano veloci transizioni, senza molta resistenza. Segnale questo che in genere é sinistro anzichenò. Secondo periodo e si vede un buon Bama che con l'unica tripla di Meucci raggiunge il +9 portandolo all'intervallo lungo (35-26). Terza frazione orribile per i rosablu che segnano 4 punti in 7 minuti. Montevarchi sembra andare in fuga verso la vittoria portandosi prima sul 39-47 e poi sul 43-51. Sono 6 punti un pò trovati di Orsini, ancora in condizioni menomate (Trillò a sedere per onor di firma e Giovani in tribuna) a far rimanere aggrappati i suoi al match (48-53). Ultimo periodo e sono i canestri dei giovani Bini Enabulele e Razzoli (ottimo in difesa su Setti) a tenere a galla i rosablu. Malvone fa 1 su 2 ai liberi per il sorpasso (70-69) a -1'29''. Il Bama c'é ed anche il pubblico entra in partita. Le aree ormai sono dei "tatami" e Pantosti in percussione subisce due volte fallo ma non capitalizza dalla lunetta (2 su 4 per il 72-69). Palla decisiva e l'urlo di cui sopra sancisce la vittoria del Bama. Il fallo su Orsini, che non trema dalla lunetta, chiude il match (74-69) a -17".

SAN GIOVANNI VALDARNO   77

BAMA ALTOPASCIO                56

(20-14; 45-35; 57-46; 77-56)

Arbitri:Frosolini e Corso

SAN GIOVANNI: Bartolozzi 16, Pelucchini C.12, jovic 16, Innocenti 6, Ceccherini 19, Marchionni, Corsi 6, Pelucchini M. 2, Prosperi, Resti, Donnini. All. Franceschini

BAMA ALTOPASCIO: Pantosti 3, Orsini 11, Cappa 11, Bini Enabulele 6, Meucci 7, Pellegrini 5, Lazzeri 9, Razzoli 4, Moretti, Simonelli All. Angiolini

 

Partiamo a commentare il match dall'arbitraggio. Onde sradicare in partenza l'idea che in via Marconi si accampino sempre scuse arbitrali. Le si accampano quando sono legittime, anzi più che legittime. L'arbitraggio di San Giovanni Valdarno del duo Frosolini e Corso é stato ottimo, quasi impeccabile. Pochissimi errori compiuti da loro. Giusti i 5 falli a Meucci, giusta l'espulsione comminata a Orsini, che era già stato avvertito. Urge dire basta e scrollarsi di dosso alibi che non ci sono, in campo e, soprattutto, in tribuna, visto che é la società a pagarne poi le conseguenze economiche. Necessario tracciare il classico rigo sopra e ritrovare il feeling col basket giocato. Ok, le assenze erano pesanti, in settimana gli allenamenti sono stati sempre a ranghi ultraridotti e Orsini ha giocato praticamente zoppicando,ma si poteva oggettivamente fare di più. Ci sarebbe voluta una gara tosta, determinata e lucida, quantomeno per restare in gara. Così sembra al 17' con i rosablu che dal 20-10 si portano sul 32-33, mostrando la faccia giusta e buone cose sul fronte offensivo. Meno sull'altro lato del campo dove alcune palesi disattenzioni provocano un parziale di 13 a 2 per i padroni di casa (45-35 all'intervallo).Terza frazione brutta come la fame da parte di entrambi ma i rosablu sono stroppo statici e confusionari in attacco per solo impensierire i Valdarnesi che, facendo il minimo sindacale, allungano negli ultimi 10' e vincono senza alcun patema.


BAMA IN PARTITA (29-30) ALL'INTERVALLO, POI AGLIANA ALLUNGA (54-68) 

 

BAMA ALTOPASCIO  54
PALL. AGLIANA         68
(22-19; 29-30; 40-48; 54-68)
Arbitri: Orlandini e Marabotto
BAMA: Orsini 17, Giovani 11, Meucci 8, Razzoli 4, Trillò 1, Pellegrini, Pantosti 9, Lazzeri 2, Cappa, Bini Enabulele 2, Simonelli. All. Angiolini
AGLIANA: Zaccariello 5, Bogani 11, Rossi 20, Romano 12, Tuci 9, Del Frate 1, Limberti 4, Cukaj, Arceni 4, Cavicchi, Salvi 2. All. Mannelli
 
Coach Angiolini, analizzando i video precedenti, si era posto come obiettivo quello di stringere parecchi bulloni in una difesa che prendeva valanghe, anzi slavine, di canestri ogni match. I bulloni si sono strinti eccome. Nonostante la miriade di tecnici ed espulsioni i rosablu sono rimasti in gara all'intervallo contro una corazzata: 29-30. Ed escludendo il garbage time finale Agliana é stata tenuta intorno ai 60 punti. Dopo la chiave inglese in difesa occorrerà metter mano anche all'attacco, dove ci sono cose da migliorare in modo deciso, a partire dal rendimento di alcuni, senior e non, nettamente insufficiente.  Purtroppo quando le cose non vanno bene anche il reparto grigio non aiuta. Basti pensare che a -2' dall'intervallo il computo falli era di 14 a 3, il tutto condito da tre falli tecnici a carico di Cappa e soci. Falli tecnici che poi diverranno 5, con espulsione, causa doppio tecnico alla panchina, di coach Angiolini per colpe non sue, ma di altri. Purtroppo quando si ha a che fare con Orlandini, in clamoroso sovrappeso, che da sempre scambia la divisa da arbitro con quella da appuntato dei carabinieri, c'é poco da fare. Coadiuvato da un vagante, e fischiettante di tanto in tanto,  tal Marabotto.  Un tecnico affibbiato alla panchina é veramente da raccontare perché tutti credevano di essere su "scherzi a parte". Tiro sbagliato di Agliana ma gli ufficiali di campo (un pò più di attenzione sarebbe gradita) fanno ripartire il cronometro dai 14" anziché dai 24". Nessuno sano di mente se ne può accorgere cosicché Altopascio, appena passata la metà campo, viene bloccato dalla sirena. La panchina ed i dirigenti rosablu cercano di attirare l'attenzione di arbitri e tavolo dormiente ma l'appuntato, pardon ... l'arbitro Orlandini non trova di meglio da fare che arrancare verso la panchina ed affibbiare un tecnico, per lui autoreferenziante ai massimi livelli durante la direzione di gara. Ma tralasciando lo squallore occorre riconoscere i meriti degli avversari, che hanno sfruttato i regali sia grigi che rosablu. Un team che gioca a memoria e che fisicamente ha una marcia in più della Angiolini Band. A parziale scusante va segnalato la caviglia gonfia come un melone per Pantosti, i rituali problemi alla schiena per Meucci e, sorpresa last minute, lo stato influenzale di Cappa. Basta così? No, certo. Durante la gara si blocca Orsini, che poi prova a rientrare, per un risentimento all'adduttore e Trillò per un problema ad un polpaccio. A latere giusto tributare il meritato plauso a Giovani per la buona gara (per lui 10 al primo fischio) e giusto dedicare ancora due righe alla direzione di gara. 44-50, i rosablu rubano palla e spingono in contropiede. Orlandini, invece di seguire l'azione corre voltato e vede un giocatore del Bama in piedi in panchina: tecnico ed espulsione del coach per doppia sanzione. Che dire. Meglio stendere un velo pietoso. 

IL BAMA LOTTA A CHIUSI MA CEDE NELL'ULTIMO QUARTO AI FORTISSIMI PADRONI DI CASA (93-69)

 

SAN GIOBBE CHIUSI 93

BAMA ALTOPASCIO 69

(24-17; 48-36; 62-52; 93-69)

Arbitri: Panelli e Marinaro

CHIUSI: Ceccarelli 5, Criconia 14, Mihaies 1, Groppi 1, Kuvekalovic 16, Infanti 8, Radunic 22, Zambonin 4, Sabbatino 12, Cresti, Rettori, Lombardo 10. All. Monciatti 

BAMA: Pellegrini, Pantosti 3, Orsini15, Lazzeri, Cappa 9, Giovani 6, Bini 1, Meucci 14, Razzoli 5, Simonelli, Trillò 16. All. Angiolini 

 

Visto che il risultato non poteva, a meno di miracoli, essere messo in discussione la missione era quella di vedere un atteggiamento positivo e grintoso da parte di tutti. Missione compiuta anche se alcuni palloni persi e la percentuale del 55% ai tiri liberi sono decisamente da rivedere. I ragazzi di Angiolini crollano nell'ultimo quarto subendo 31 punti e segnandone 17, quando la spia della riserva, visto il gap fisico notevole tra i due team, si é accesa in modo continuo. Nei precedenti periodi i rosablu hanno ringhiato e difeso, portandosi prima sul 50-46, poi sul 56-52. Il Bama difende e si costruisce buoni tiri e sul +4 coach Monciatti é costretto a chiedere time out. Purtroppo le palle perse in modo banale di cui sopra consentono tre transizioni ai padroni di casa per il + 10 sulla terza sirena (62-52). Riavvolgendo il nastro l'inizio sembra una passeggiata di Chiusi con l'interminabile (2,11) lungo bulgaro/Croato Radunic, ex Cremona e Borgomanero, a imperversare in area colorata. Il Bama risale dal 19-8 al 24-17 sulla prima sirena. Chiusi allunga di nuovo 29-19 ma il Bama non molla e risponde per il 32-25. Intanto ci sono 3 falli a carico sia per Bini Enabulele che per Trillò.  Il tiratore ex Domodossola Kuvekalovic al momento ha le polveri un pò bagnate ma ci pensano gli altri esterni a colpire dall'arco. Pasticciaccio arbitrale nei pressi dell'intervallo. Sul 47-36 a -27" il Bama ha l'ultimo possesso. Orsini trova solo il ferro sulla sirena. Un giocatore locale a -2'8" pensa che sia la sirena finale ed inizia a camminare col pallone in mano per una macroscopica infrazione di passi. Solo i due arbitri, forse provenienti dalla Repubblica ceca, non se ne accorgono. Civili, quanto sacrosante, rimostranze da parte di Angiolini e l'arbitro Panelli, invece di consultarsi con collega e tavolo, si esibisce in quella che da sempre é la specialità della casa: fischiare a casaccio. Tecnico alla panchina rosablu, tiro libero del 48-36 e poi (altro errore) rimessa per Chiusi con solo un secondo (anziché 2"8''') da giocare. Al rientro, come detto, gli altopascesi non mollano di un centimetro e si riportano sul -4 per due volte, rintuzzando tutti gli strappi dei biancorossi. Allungo di Chiusi sul + 10 nel finale ed ultimo periodo in cui gli avversari mostrano tutto il loro potenziale. Il Bama si intestardisce un pò troppo nel tiro dalla distanza dove il solo Trillò dimostra nel frangente buona precisione. La stessa cosa fa Chiusi solo che all'intervallo la Monciatti Band aveva tirato dall'arco con il 38%, chiudendo alla fine con il 50%. Ergo significa che nella ripresa ha mantenuto il 62%. E in caso di errore c'é l'interminabile Radunic a correggere. Niente da aggiungere. Allungo graduale fino al +24. Chapeau per gli avversari, si fa una gran fatica ad individuare chi possa contrastarli nella corsa alla serie B, e Bama comunque da elogiare per il giusto atteggiamento.


BAMA DA INCUBO, IL DON BOSCO LIVORNO TRAVOLGE I ROSABLU AL PALABRIDGE (68-94).

 

BAMA ALTOPASCIO        68
DON BOSCO LIVORNO    94
(18-29; 39-47; 51-70; 68-94)
Arbitri: Carlotti e Salvo
BAMA: Pellegrini 6, Pantosti 8, Orsini 12, Lazzeri 3, Cappa 7, Giovani, Bini Enabulele 6, Meucci 10, Razzoli 9, Simonelli, Trillò 7. All. Novelli
DON BOSCO: Mori S. 5, Mori A., Bellavista 4, Creati 2, Onojafe 24, Ense 16, Mencherini 17, Bechi 6, Mazzantini 2, Lazzerini 5, Paoli. All. Aprea
 
"Basta, non veniamo più a vedervi !!" Questa é la frase pronunciata da alcuni tifosi rosablu, condita anche da qualche fischio (mai sentito al PalaBridge). Frase che ha fatto molto più male della prestazione vergognosa del Bama. Con il termine vergognoso che é sin troppo edulcorato. Un'armata Brancaleone senza capo né coda. Una difesa colabrodo che non terrebbe in 1 contro 1 nemmeno una squadra Under 16, tagliafuori inesistenti con Onojaife  (altro high stagionale di un avversario con 12 punti nel primo periodo contro il nulla più assoluto) che ha banchettato al cospetto di un'intensità in area sottozero. Per non parlare poi dell'attacco che é sembrato la versione cestistica del film "Caos calmo". Meccanismi zero, velocità zero, circolazione di palla zero, alternative a Orsini zero. Il tutto condito da percentuali nettamente insufficienti. Complimenti al Don Bosco ed a coach Aprea, per il dominio, a parte i primi 5 minuti, assoluto. E complimenti anche agli arbitri, molto facilitati dal fatto che c'era una sola squadra in campo, non hanno sbagliato nulla. Giusto essere sportivi e riconoscere i meriti altrui. Il match: un incubo. Inizio sufficiente e difficoltà nel secondo periodo, con un crollo totale nella ripresa ed altopascesi letteralmente presi a pallonate dai labronici. Il Bama é all'ultimo posto in solitudine. C'era da soffrire e lo si sapeva, ma uno spettacolo talmente indegno nessuno se lo aspettava. Una pagina tristissima della piccola grande storia rosablu. Si può andare in C Silver che oggettivamente é un campionato ad hoc per il Bama, visto che la C Gold attuale non può permettersela, ma così no. Il basket é un'altra cosa. Il basket é di un'altra galassia.

Bama: crisi senza fine. Ko rosablu (72-63) anche sul parquet di Valdisieve

BASKET VALDISIEVE 72
BAMA ALTOPASCIO   63
(24-10; 39-27; 54-47; 72-63)
Arbitri: Zanzarella e Buoncristiani   
 
VALDISIEVE: Rossi 19, Occhini 12, Bianchi 3, Municchi 5, Piccini C. 10, Bongini 3, Niccoli 5, Piccini N. 2, CIanchi 3, Dionisi 9, Lerede, Simoncini. All. Pescioli      
BAMA: Pantosti 12, Orsini 16, Cappa 2, Meucci 11, Trillò 10, Pellegrini 2,  Lazzeri, Giovani 1, Bini Enabulele 9, Razzoli n.e., Simonelli. All. Novelli
 
Molte volte in passato, sia in C silver (l'allora C2) che in C Gold (l'allora C Nazionale) , il Bama ha lottato per salvarsi, con un team a disposizione dal talento limitato. E' il destino di una società di paese con mezzi economici ridotti all'osso. Ma mai e poi mai si era visto una squadra così molle, confusionaria e arrendevole. Inutile sparare sulla croce rossa con la cronaca minuto per minuto, e inutile parlare dei singoli, un paio dei quali semplicemente inguardabili. Basti dire che seppur tirando con percentuali pessime sia dall'arco che ai tiri liberi, seppur perdendo 21 palloni, i rosablu sono tornati in partita.  Nonostante nei pressi dell'intervallo venga speso troppo presto il fallo pre-bonus (10" dalla sirena) , beccando poi la tripla del 39-27 allo scadere. Terza frazione e sembra (sottolineando il verbo sembrare) esserci una reazione. 52-47 ma, ahimé,  nessuno, salvo i pochi, e scoraggiati, tifosi a sgolarsi in tribuna, si accorge che c'erano due falli da spendere a 6" dalla fine della terza sirena, con palla in mano per i padroni di casa. Ovviamente nessun fallo speso e comodo canestro di Rossi per il 54-47. Altro giro, altro regalo. Quarto periodo e gli altopascesi incredibilmente iniziano a difendere, abbandonando definitivamente una difesa "man to man" che era semplicemente un harakiri. E nel marasma momentaneo del match si portano sul -5 (57-52) con ulteriori tre palloni consecutivi rubati per facili contropiedi, tutti persi in modo tanto clamoroso quanto inspiegabile. Incredibile un 4 contro 1 con palla gettata nel liquame. Segnale questo di un clima di totale sfiducia, nonché disarmo,evidenti a tutti. Valdisieve, senza assolutamente strafare, anzi, giocando semplicemente in modo quasi sufficiente, piazza un 4 a 0, parzialino che scioglie ogni energia, ammesso che ancora ce ne fossero, del Bama. "Abbiamo toccato il fondo" ha commentato un tifoso in tribuna a 3' dalla fine. La speranza é che quel tifoso abbia ragione. Triste e magra consolazione.

BAMA: ANCORA UNA PRESTAZIONE NETTAMENTE INSUFFICIENTE. MONTALE PASSA NEL FINALE AL PALABRIDGE (90-92).

 

BAMA ALTOPASCIO        90
BASKET MONTALE          92
(22-22; 46-47; 66-71; 90-92)
Arbitri: Mariotti e Barbarulo
BAMA: Pellegrini n.e., Pantosti 13, Orsini 20, Lazzeri 9, Cappa 11, Giovani 3, Bini Enabulele 10, Meucci 18, Razzoli n.e., Simonelli n.e. Trillò 6. All. Novelli
MONTALE: Gangale 26, Rismaa 31, Zita 11, MAti 8, Di Teodoro n.e., Becciani n.e., Evotti 10, Ignarra, Bonistlali 2, Greco 2, Geromin 2, Faticanti, All. Della Rosa
 
Continua la serie di gare perse negli istanti finali da parte del Bama. Ormai una costante di una squadra alla deriva. E soprattutto continua la discesa inesorabile verso la C Silver da parte di un team senz'anima che, quando va bene, ha un rendimento accettabile per due quarti, in genere quelli meno influenti sull'esito del match. Poi i soliti finali mal gestiti, mal organizzati, mal interpretati, insomma  male tutto. Sul banco degli imputati, anzi già con condanna per patteggiamento, una difesa nei primi due quarti semplicemente irrispettosa verso i colori indossati e verso chi paga il biglietto. Rosablu battuti in uno contro uno da chicchessìa con disarmante facilità, per poi passare ad una difesa a zona da museo degli orrori. Gangale, nonostante gli avvertimenti settimanali sulla sua abilità dall'arco, ha ringraziato tirando i primi due quarti con 6 su 6 dai 6,75, sempre e costantemente libero come un cavallo del Wyoming, per poi "scendere" a 7 su 10 alla fine. High stagionale per lui e Zita, e non poteva essere diversamente di fronte a così poca organizzazione e intensità difensiva. Oltre a loro il solito immarcabile Rismaa che magari avrebbe dovuto essere costantemente raddoppiato "battezzando" a turno un atleta del giovane quintetto pistoiese. Cose di una volta, ritenute ora desuete perché non si possono pronunciare in inglese, che però hanno sempre fatto, nel passato, e ahimé farebbero, anche nel presente, vincere le partite. Ripresa e i rosablu scivolano a -11 trovando un sussulto d'orgoglio contro un quintetto tutto Under 18 (Zita, Evotti e Rismaa contemporaneamente in panchina) nel finale di terzo quarto (66-71). Alcune invenzioni di Orsini, una tripla di tabella di Cappa e una tripla di Meucci danno il + 7 (82-75) a 3'59" dalla fine. Da lì in poi gli avversari non sbagliano nulla, i rosablu invece sbagliano tutto. Con organizzazione, concentrazione e attributi pari a zero. Solito finale indecoroso e sconfitta conseguente. Ancora quasi 39' in campo per Meucci e quasi 36' per Cappa. Rismaa, atleta dai mezzi fisici devastanti, 30' sul parquet. "Meditate gente, meditate" esclamava Renzo Arbore, pubblicizzando la birra negli anni '80. "C'é molta amarezza - dichiara il presidente altopascese Guidi - nell'assistere sempre a cotanta desolazione. Chiedo umilmente scusa a chi ha pagato il biglietto, la prossima in casa faremo ingresso gratis per gli altopascesi. Mi sembra il minimo" 

IL PALABRIDGE DI PONTE BUGGIANESE ORMAI E' DIVENUTO IL "PALACROISETTE". ANCHE L'OLIMPIA LEGNAIA PASSEGGIA (61-74). 

 

BAMA ALTOPASCIO                61

OLIMPIA LEGNAIA                 74

(22-22; 34-41; 44-57; 61-74)

Arbitri: Frosolini e Sgherri

 

BAMA: Pellegrini, Pantosti 1, Orsini 26, Lazzeri 9, Cappa 3, Giovani, Bini Enabulele 8, Meucci 6, Razzoli 6, Simnelli n.e., Trillò 2. All. Novelli

LEGNAIA: Bandinelli 16, Innocenti 2, Conti 11, Cambi 8, Nardi, Susini, Rosi 4, Ridolfi, Del Secco 13, Corzani 9, Andrei, Mascagni 11. All. Zanardo

 

Era giusto enfatizzare in modo (volutamente) eccessivo  la vittoria di La Spezia, anche se solo uno stupido non si sarebbe accorto che i liguri erano incappati in una giornata nefasta,  di quelle che accadono una volta ogni tre anni. Ed é giusto riconoscere i meriti di Legnaia nel match di oggi. Squadra vera, nettamente superiore al Bama dal punto di vista atletico, tecnico, tattico e con un sistema di gioco ben preciso, visto il roster in pratica invariato rispetto alla stagione scorsa. I rosablu ne sono sprovvisti e molto, troppo, spesso invece adottano il sistema  "hope in bear" (sperare in Orso), che anche in questo match ha sorretto in pratica da solo le sorti altopascesi (26 punti con ottime percentuali, peccato per alcune palle perse essenziali). Per il resto, se si eccettuano alcune buone giocate offensive di Razzoli e Bini Enabulele, é stato un deserto. Così non si può vincere nemmeno una gara di quartiere, figurarsi una match difficile di C Gold. Primo quarto equilibrato e pian piano gli ospiti se ne vanno per il +7 all'intervallo (34-41). Ripresa e c'é una flebile fiammata rosablu per il 38-42. Gli avversari sembrano in affanno ma ci sono tre palloni da seduta psicanalitica persi consecutivamente. Legnaia ringrazia e allunga. Coach Novelli prova anche la carta di un quintetto senza playmaker per vedere di trovare la soluzione al rebus. Ma il rebus é molto semplice. Troppo più affamati, atletici e, soprattutto, organizzati gli avversari. Fiorentini che fanno circolare la palla che é un piacere, uccellando il Bama di continuo a rimbalzo ed in penetrazione, con i tagliafuori inesistenti e Lazzeri, in palese difficoltà negli scivolamenti difensivi, battuto tre volte su tre. +11 ospite a 6" dal terzo fischio. Rimessa Bama, palla persa, anche questa da lettino psicanalitico, e canestro ospite del +13. Dicevamo: nemmeno una gara di quartiere. Ultima frazione e il Bama stacca la spina. E quando giochi male anche il duo arbitrale, per distacco il peggiore visto quest'anno (con Sgherri necessitante di dieta ferrea), ti rema contro con un paio di fischi tragicomici. La confusione altopascese regna sovrana con Bini Enabulele che riceve nell'esecuzione dei giochi tre volte fuori dall'arco. La palla ristagna,  le mani altopascesi sono quadrate, ci sono tre palloni buttati nel muro ed il sangue, invece che agli occhi, scorre a fiumi sul parquet del PalaBridge. Impianto diventato una sorta di croisette dove chiunque passeggia indisturbato. "Io speriamo che me la cavo" scriveva Marcello D'Orta nel suo bestseller. Ora pausa per campionato monco. Stop salvifico. Meglio tentare il reset del sistema operativo. Hai visto mai.


IL BAMA FA POESIA DIFENSIVA E SBANCA IL GOLFO DEI POETI (56-67).

 

TARROS LA SPEZIA        56

BAMA ALTOPASCIO        67

(17-14; 30-31; 40-51; 56-67)

Arbitri: Nocchi e Piram

LA SPEZIA: Steffanini 11, Cimarelli 3, Kibildis 2, Fazio 10, Siliauskas 14, Loni 2, Pietrini, Lauriola, Pipolo 14, Dalpadulo, Petani, Bertola. All. Padovan

BAMA: Pantosti 8, Cappa 7, Meucci 16, Orsini 17, Bini Enabulele 6, Razzoli 6, Lazzeri 6, Giovani, Pellegrini, Simonelli 1. All. Novelli

 

Il Bama si adegua al golfo dove si disputa il match, il Golfo dei Poeti, e recita poesia in difesa contro un avversario che in Coppa timbrò 92 punti al PalaBox. 56 miseri punti concessi ai talentuosi avversari da una difesa altopascese al limite della perfezione hanno marchiato a fuoco il match.  La Novelli band é stata aiutata anche da un pò di buona sorte poiché il lituano Kibildis, peraltro ben contenuto fino a quel momento (solo due liberi per lui), si infortuna al 15', poi proverà a rientrare nella terza frazione, desistendo dopo un minuto circa. L'infortunio, la società augura alla guardia spezzina che non sia nulla di serio , ha comunque fatto il paio con l'assenza di Trillò, out per squalifica. Una reazione da Squadra con la esse maiuscola quella del Bama, dopo una settimana difficile, conseguente al match gettato alle ortiche contro Siena. Tutti hanno portato il proprio mattone alla causa sia in campo, sia sgolandosi per tifare in panchina e tutti hanno ripagato la fiducia riposta in loro da coach Novelli. Decisiva la mossa di pressare a tutto campo, passare sui blocchi per non concedere tiri dall'arco e contenere tutte le penetrazioni per sfiancare l'altro lituano Siliauskas. Il 5 su 22 con 38' in campo per lui ne é la dimostrazione, il tutto con due triple realizzate nei secondi finali a gara ormai decisa. Il Bama parte con la faccia giusta e risponde a due triple dei padroni di casa (Cimarelli e Steffanini) con transizioni veloci e con la tripla del sorpasso di Orsini (6-7). Pipolo e Fazio danno il 15-12 per i suoi che diventa 17-14 al primo fischio. Seconda frazione e sono 6 punti dei giovani Bini Enabulele, Razzoli e Ben Lazzeri a dare il massimo vantaggio rosablu (21-27). La Spezia risponde con Pipolo, che dopo l'infortunio di Kibildis, cerca di trasformarsi in Pipoldis, riuscendoci all'inizio ma calando nettamente alla distanza. 30-31 all'intervallo e sulla rimessa di inizio terzo quarto Pantosti scippa palla a Siliauskas per il + 3(30-33). Da lì il Bama scappa via e non si volta più indietro (32-40). Padovan prova una zona 2/3 ma Orsini la punisce dall'arco per il massimo vantaggio (32-43). Intanto sale di tono Meucci con i suoi fox shot sui pick and roll. La Spezia ricuce ma due appoggi di Pantosti la ricacciano a -11 al terzo fischio (40-51). Ultima frazione e due jump di Meucci e Lazzeri danno ancora il massimo vantaggio (42-56), Orsini da due, Bini Enabulele (12 rimbalzi) in traffico e Meucci danno il + 15 a 4'22" dalla fine. C'é un time out spezzino e quel + 15 suona sinistro ricordando il match della domenica precedente. Ma stavolta i rosablu non concedono un tiro facile che sia uno, lottando con bava e sudore a barili, per poi chiudere in scioltezza. C'é anche spazio per il primo punto in C Gold di Simonelli entrato per la standing ovation a Orsini. Una difesa da stropicciarsi gli occhi.


DISASTRO AL PALABRIDGE . IL BAMA DILAPIDA 15 PUNTI DI VANTAGGIO IN 7'30". SIENA RINGRAZIA E VINCE.

 

BAMA ALTOPASCIO            72
VIRTUS SIENA                    73
(17-17; 38-37; 60-51; 72-73)
Arbitri: Orlandini e Sposito
BAMA: Stefanini, Pellegrini 2, Pantosti 6, Orsini 20, Lazzeri 4, Cappa 13, Giovani 2, Bini Enabuele 2, Meucci 10, Razzoli, Simonelli, Trillò 13. All. Novelli
SIENA: Calvellini, Bartoletti 17, Bianchi 7, Ricciardelli 3, Sabia 1, Olleia 16, Imbrò 8, Ndour 8, Casoni 10, Terni 3. Bovo. All. Tozzi
 
68-53 per il Bama a - 7'35" dalla sirena. Un + 15 costruito con cuore e grinta gettato al vento nel finale. Basta questo dato per avere la cognizione del disastro rosablu. Un finale di gara da museo degli orrori, sul campo ed in panchina. Una gara che aveva visto il Bama, al contrario delle due precedenti gare, allungare nel terzo e quarto periodo, giocando bene e difendendo con cuore, contro un avversario che sembrava non crederci più. Ma sul +15 é il momento del festival degli errori. Orsini e Cappa, migliori in campo per i rosablu, sono esausti per gli oltre 35' in campo e le mancate rotazioni iniziano a pesare. Siena vede il calo di lucidità avversario e prende coraggio, rientrando in gara pian piano. Prima viene perso Imbrò per un tiro comodo da tre punti  (68-62) a - 4'12". Poi é la volta di una rimessa difensiva tragicomica dove ne approfitta Casoni per segnare indisturbato. Comunque sia un canestro inventato di Meucci dà ancora il +6 (70-64) al Bama a -3'14".  Bartoletti prima penetra nel deserto e poi batte in uno contro uno Pantosti (bastava stargli a 2 metri di distanza anziché aggredirlo) per un canestro più fallo (70-69 a -48"). Orsini rovista nelle energie e segna un canestro a centro area (72-69) a -26". Fallo su Imbrò a -15". La guardia senese, molto in  ombra, realizza entrambi i liberi (72-71). E' scontato che Siena commetterà fallo per fermare il tempo e mandare in lunetta un altopascese. Ed é altrettanto scontato (anzi,meglio dire sarebbe) che vengano date disposizioni affinché ricevano o Orsini o Cappa. Invece, nel silenzio assordante, é proprio Orsini che rimette per Pantosti che subisce fallo e va in lunetta (2 su 4 fino a quel momento). 0 su 2 del giovane play altopascese. Attacca Siena con 12". Logico difendere con cambi sistematici ma abbiamo detto che é in corso il festival degli errori/orrori e "the show must go on". In due difensori rosablu vanno su Imbrò lasciando Casoni liberissimo di segnare sotto canestro  a '1" dalla fine. Scempio cestistico inaccettabile. Complimenti a Siena, squadra molto ringiovanita ma che ha saputo sfruttare i regali inaspettati altopascesi. Per ciò che riguarda il Bama  urge un approfondito esame di coscienza e susseguente  bagno di umiltà da parte di staff tecnico e roster. E' basilare prendere coscienza di quale é il proprio reale valore.  Altrimenti meglio rinunciare alla prossima, proibitiva, trasferta di La Spezia. Così non si va da nessuna parte.

IL BAMA IMPLODE NELLA RIPRESA E CEDE NETTAMENTE CON PRATO (58-74).

 

BAMA ALTOPASCIO         58
DRAGONS PRATO            74
(24-17; 33-28; 51-60; 58-74)
Arbitri: Carlotti e Solfanelli
BAMA: Pellegrini 2, Pantosti 4, Orsini 7, Lazzeri 4,Cappa 9, Giovani 3, Bini Enabulele 2, Meucci 6, Razzoli 2, Simonelli, Trillò 19. All. Novelli
PRATO: Danesi 14, Saccenti n.e., Staino 15, Navicelli, Fontani 20, Zando n.e., Pacini n.e., Smecca n.e., Pinna 4, Manfredini n.e., Pittoni n.e., Goretti 9, Taiti 12. All. Pinelli
 
Che sarebbe stata una stagione difficile, anzi difficilissima lo si sapeva. Se il Bama però é questo la stagione diventa impossibile. Un match interpretato male sin dall'inizio dove i rosablu si sono adeguati, anziché imporre il proprio, al ritmo soporifero avversario. E se si gioca camminando il Bama di questa stagione non vince con nessuno. 24-17 al primo fischio con ottime giocate dei rosablu che seppur, nel "walking basket" colpiscono con buone trame. Sembra il preludio ad un match frizzante, invece é solo una gara brutta con difese blande e molti errori. Nella seconda frazione il Bama arriva anche a +8 (33-25) tirando col 40% da tre punti (Prato con il 15%). 33-28 all'intervallo. Un misero +5. Chi mastica di basket non può non capire che a quel ritmo, una volta che gli avversari hanno aggiustato la mira, non ci sarà scampo. Infatti il terzo quarto inizia con un canestro di Trillò ma pian piano i pratesi iniziano a rosicchiare e ad effettuare il sorpasso (45-46). Da lì in poi il Bama si squaglia come neve al sole, con molti contropiedi avversari senza che nessuno rientri in difesa e immani difficoltà nel tenere un uno contro uno. 49-50 e a -9" la tripla di Meucci (invece di tenere palla fino allo scadere) non va. Ci sono 5" e spiccioli e viene consentito a Danesi di scoccare la tripla del + 4 (49-53) in relativa tranquillità sulla sirena. Segnale inequivocabile che é finita la benzina da un pezzo. L'ultima frazione é un calvario, il periodo fa rima solo con confusione e con transizione. Mai quella altopascese ma solo quella avversaria. Prato segna canestri facili, troppo facili. Il Bama non c'é più. Per ciò che riguarda i singoli un superbo Trillò (19 punti, 6 rimbalzi, tanta difesa e botte da orbi). Male, anzi malissimo, il resto dei senior, apparsi oltretrutto in condizioni fisiche preoccupanti. Da rivedere gli under, che possono fare sicuramente di più ma ai quali però non si può chiedere, almeno in questo momento, di indicare la retta via alla squadra. Riassumendo un Bama decisamente molto indietro in tutte le peculiarità tipiche di ciò che deve essere una squadra. Squadra che può, anzi deve, giocare in attacco e difendere molto meglio di così. Il campionato, sembrerebbe stupido ma va rimarcato, é iniziato. Ora ogni domenica deve essere una guerra senza esclusione di colpi. Dall'inizio alla fine.

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